ELABORATI FINALI | ESAME

Il tema dell’Unità è il progetto di riqualificazione e restauro del complesso monumentale di Torino Esposizioni, inserito nel contesto del Parco del Valentino. L’intervento, attualmente oggetto di un processo di negoziazione tra l’Ateneo, la Città e la Soprintendenza, nonché altri enti eventualmente coinvolgibili, prevede di raccogliere in un’unica grande sede il Campus di Architettura del Politecnico di Torino, oltre allo spazio pubblico culturale della nuova Biblioteca Civica della Cittá di Torino.
Gli studenti dell’UP sono chiamati a prefigurare soluzioni progettuali in grado di combinare le istanze funzionali, simboliche, economiche e costruttive presenti nel corso dell’azione progettuale, con l’obiettivo di contribuire, attraverso le proprie ipotesi architettoniche, ad una discussione sulla definizione dell’assetto più efficace.
Le competenze delle discipline della Composizione Architettonica e Urbana, della Valutazione Economica dei Progetti e della Fisica Tecnica sono chiamate a misurarsi sulle condizioni che permettano di negoziare la soluzione più condivisa tra le diverse istanze coinvolte.

Docenti: G. Durbiano, I. Lami, E. Fabrizio

Tutors:  M. Bertola, S. Cameran, M. Ferrara, F. J. Gardella, T. Listo, B. Mecca, E. Todella, J. Toniolo, O. Yakubechko 

Studenti: S. Alongi, M. Petito, G. Milan, M. T. Colonna, F. Coppari, L. Perugini, F. Caridà, C. Ferrigno, L. Savio, S. Brushtulli, E. Pevere, A. Rodà, L. Casula, S. Ferlisi, F. Gibaja Gomez, Z. Asslanaj, A. Cirlincione Palumbo, G. Tridici, C. Cossu, C. Serra, G. Coppola, G. Ciarlo, M. Beccia, M. Ranieri, T. Piana


G1 – A.B.R. Polo della cultura di Torino

https://drive.google.com/drive/folders/1gDaJv5bT6g4ShOeqgxCTjbK607mzPmpF?usp=sharing

La proposta d’intervento vive e si sviluppa all’interno di un processo di mediazione tra le volontà cardine. Una nuova immagine: un’immagine che esternamente il complesso non ha mai avuto. L’obiettivo è quello di portare al di fuori, rendere visibili, quelli che sono i punti cardine del progetto esistente. La volontà è dunque di garantire la visibilità dell’interno mediante la creazione di una nuova facciata vetrata. Distinguibilità dell’intervento: il progetto non si pone come promotore di una nuova identità progettuale ma propone una forte distinguibilità materica, la quale garantisce a coloro che vedranno il progetto di discernere l’esistente dal nuovo. Non musealizzare la fabbrica esistente: ciò si è cercato di evitare proponendo un intervento con una propria forza, il quale si ponesse in relazione con l’esistenza cercando di sfruttarne le grandi volumetrie a disposizione.

G2 – ToExpo Polo dell’Innovazione

https://drive.google.com/drive/folders/1ELV-HNW4s1jp_o84Ao_Kur57vvRWPe7u?usp=sharing

Il nuovo complesso per l’I3A viene inserito in un luogo cruciale per la città, offrendo possibili collaborazioni con la nuova sede del Politecnico di Torino e dell’incubatore per Start-up I3P. Il Padiglione 2 e 2B offrono ampi spazi di lavoro con la possibilità di ospitare più di 1000 dipendenti divisibili in più dipartimenti. Il Piano interrato del Padiglione 4 offre, grazie alle limitate uscite e alla netta separazione dal resto del complesso, una sede particolarmente adatta per una possibile base di ricerca NATO. I nuovi moduli all’interno del Padiglione 2 permettono: una migliore gestione della climatizzazione dei singoli ambienti, rendendo l’edificio efficiente dal punto di vista energetico; una semplice distribuzione degli spazi di lavoro, garantendo prestazioni acustiche e illuminotecniche.

G3 – cover VOID

https://drive.google.com/drive/u/0/folders/1-fTFVz68vGS5IobsIm3QZWEkvXU5BQoM

Il progetto punta a riunire in un grande polo culturale, la Biblioteca Civica, il Campus di Architettura e altri numerosi spazi pensati per coinvolgere i cittadini alla fruizione costante e continua di Torino Esposizioni. Il grande spazio centrale, lasciato vuoto, permette la vista tra città e parco, proponendosi come un attraversamento a bassa definizione che può ospitare target di persone ed eventi molto diversi tra di loro. L’obiettivo del progetto è quello di rendere di nuovo ToExpo un luogo vivo, una grande piazza coperta, una porzione di città che entra all’interno del complesso, ma che comunica fortemente con l’esterno, e in particolare con il parco. La simmetria e l’ordine della proposta progettuale mirano a rispettare la forte preesistenza del Nervi, andando a valorizzare le volte e la percezione strutturale e del vuoto che il complesso trasmette. La possibilità di avere spazi polifunzionali, aperti durante tutto l’arco della giornata, la vicinanza tra il campus di architettura e la biblioteca, sono la chiave per la riuscita del progetto.

G4 – RE-START HUB

https://drive.google.com/drive/folders/1ghhMLHZAxNA3yhQ-TujhmG5UVeGdA0ZT?usp=sharing

Nel cuore di ToExpo, a stretto contatto con il Campus di Architettura del Politecnico di Torino, nasce una Hub Aziendale, aperta all’insediamento di start-up e microimprese, operanti nell’ambito dell’innovazione digitale. Le aziende attive in questo settore, forte di una notevole spinta ricevuta dagli stanziamenti del PNRR, hanno la possibiltà di collocare la propria sede all’interno di un ambiente rinnovato dal carattere fortemente estroverso, concepito come uno spazio pubblico di giunzione tra parco e città. La vicinanza con l’Ateneo è promotrice di collaborazioni con le aziende nell’ambito dell’innovazione e del lavoro, contribuendo ad un più facile accesso degli studenti a determinate realtà lavorative, e lasciando alle imprese accesso ai nuovi servizi offerti come il nuovo laboratorio modelli. Il padiglione può quindi diventare un satellite dell’incubatore I3P ospitando anche aziende con partenship.

G5 – ToExpo. La porta della cultura

https://drive.google.com/drive/u/1/folders/1lD1MLxLJAsUPuEJ-NSG-ajx-Dxz2xiAV

«Il segreto è fare edifici dove la gente possa stare assieme, è fondamentale, significa dare alle città dei luoghi d’incontro.» Renzo Piano – “Che tempo che fa” – 15/12/2019
La strategia progettuale pevede la realizzazione all’interno del Padiglione 2, sotto le grandi volte di Nervi, della nuova Biblioteca civica. Si propone un modello che vuole rispecchiare le biblioteche del nord Europa, al fine di promuovere l’aggregazione e l’interazione sociale. Affinchè la vista delle volte di Nervi non vengano occultate, la biblioteca è stata progettata su un unico livello, in modo da enfatizzare le volte, portando il vistatore ad osservarle da punti di vista differenti. Il progetto mira a creare spazi flessibili al fine di poter essere adattati a molteplici usi in occosioni diffrenti. Sono previsti inoltre ampi spazi liberi e favorevoli a diverse funzioni temporanee come fiere o piccoli eventi che sfruttano l’asse centrale al fine di pruomovere, valorizzare e dare visibilità al complesso di Torino Esposizioni. La nostra biblioteca vuole essere un’occasione di esperienza, coinvolgimento, potenziamento delle competenze, innovazione e fulcro della socialità.

G6 – La città della cultura

https://drive.google.com/drive/folders/1uuZi2FbQPxjWN7linj5SVF4cLUcOVepj

“Le cattive biblioteche costituiscono soltanto raccolte , le buone biblioteche costruiscono servizi, le biblioteche migliori costruiscono comunità” David Lankes
Il concetto di partenza per la creazione di una nuova biblioteca è quello studiato da tre professori dell’università di Copenaghen, ovvero il modello dei 4 spazi: innovazione, esperienza, emancipazione e partecipazione. La biblioteca che si insedierà al di sotto della grande volta di Nervi, sarà “La città della cultura”, in cui verranno individuate divers quartieri tematici, centro di aggregazione sociale tra diverse tipologie di utenti. Il concetto di innovazione nasce anche dalla coesistenza di due diverse realtà di consultazione, quella digitale, garantita dalla presenza di biblio-point, e quella cartacea, garantita dalla presenza al primo piano, seppur in numero ridotto, della biblioteca tradizionale. La città della cultura si insedia all’interno del padiglione 2 rispettandone i principi di ordine e regolarità, in cui vengono individuate sei differenti piazze corrispondenti alle sei aree tematiche. I collegamenti si sviluppano lungo tre assi, uno principale, più largo, culminante nella gradonata di collegamento con il livello del parco del Valentino, destinato al “traffico veloce” su cui si affacciano le vetrine delle diverse aree, e due laterali, destinati al collegamento delle singole piazze tra loro, e su cui si aprono gli accessi ai differenti ambienti. I principi guida dell’intervento sono stati: la diversità, che si riflette all’interno dello spazio nei vari rivestimenti e nell’andamento delle coperture; l’economicità, dettata dall’utilizzo di strutture in acciaio posate a secco, di facile montaggio e smontaggio e dalla visibilità degli impianti i quali verranno lasciati a vista.

G7 – TOValley

https://drive.google.com/drive/folders/1zUww6fySx5D5KCwp4sBvQwwW_Dasxf2r?usp=sharing

Il progetto propone la realizzazione dell’istituto di intelligenza artificiale I3A all’ interno del complesso di Torino Esposizioni. E’ prevista una suddivisione in settori, composti da uffici al piano terra e piano primo e aree condivise e di incontro al piano superiore, dove l’apporto di luce solare è maggiore. Nell’abside è’ collocato uno spazio dedicato al pubblico, con laboratori e spazi di informazione per le scuole. Vi è la volontà di creare uno spazio-vetrina per accrescere il prestigio dell’istituto sulla facciata di corso Massimo d’Azeglio. Al piano terra vi è un ampio spazio-hall museale ed al piano primo vi sono gli spazi dedicati all’amministrazione.

Il progetto prevede inoltre l’insediamendo del nuovo campus di architettura nei padiglioni 1, 3 e 3b. La strategia, basata sul quadro esigenziale del MasterplanTeam, promuove spazi innovativi per la didattica e per l’interazione sociale nel pieno rispetto della preesistenza. Il Padiglione 3a viene rifunzionalizzato per realizzare un nuovo laboratorio modelli: uno spazio centrale e flessibile per esposizioni, box per attività rumorose, pareti attrezzate ed un ballatoio per attività disordinate. Il Padiglione 3b viene demolito e ricostruito con un nuovo impianto che abbraccia il Parco del Valentino ed il Borgo Medievale. Tali padiglioni, attraverso una passerella passante per Padiglione 2, saranno collegati al Padiglione 1 che ospitera` nuove aule per la didattica.

G8 – ToExpo Cultural Center

https://drive.google.com/drive/folders/1zfiUCsnOXycU00VIOQIP4Ym79XpPek4d

Il progetto che mira alla riqualicazione di Torino Esposizioni, monumento del Moderno, ha la volontà di trasformare il complesso dotandolo di funzioni durature nel tempo con l’obiettivo di congurarlo come nuovo simbolo e fulcro della città. L’approccio progettuale è caratterizzato dalla traduzione in termini spaziali e architettonici dell’incontro tra città e parco, all’interno del complesso. Dalla parte della città, la componente urbana si inserisce all’interno del padiglione, concretizzandosi nella disposizione regolare degli elementi e nella loro ripetizione. Dal lato opposto, invece, le forme uniche e sinuose del parco e la sua componente naturale entrano in Torino Esposizioni plasmando lo spazio e creando, tramite una spirale di percorsi, un mondo irregolare dove la città può ritrovare una dimensione sociale, di comunità e unione. Gli stessi percorsi che, anziché dividere dall’unicità, associano in modo complementare e coeso ad essa tutte le altre dimensioni, funzioni e padiglioni, cambiano la visione di Torino Esposizioni da complesso costituito da diversi elementi a sé stanti a unico grande organismo.